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La Bottega del fare e del desiderare al Festival della fotografia etica di Lodi

Lo scorso autunno, grazie ad Anna Gatti, sono stata messa in contatto con Claudia Verga, educatrice di professione con la passione delle fotografia. Claudia stava svolgendo un master in giornalismo fotografico ed era alla ricerca di periferie interessanti da raccontare attraverso le foto. E’ nata così una preziosa collaborazione con la Bottega del Fare e Desiderare, luogo da cui partono i pensieri e le azioni della Coesione Sociale, azione del Progetto Periferie* di cui Arti e Mestieri è capofila. La Bottega si trova a Satellite, un quartiere di Pioltello, di edilizia privata, dove convivono 10.000 abitanti di 68 nazionalità differenti, ed è punto di riferimento per i ragazzi che vogliono rendersi protagonisti del loro futuro e del loro quartiere, ma ha anche accolto gli adulti che desiderano prendersi cura della propria comunità, attivando risorse comuni per rispondere ai bisogni. 
La Bottega esiste per far emergere i desideri e valorizzare le competenze delle persone, attraverso il fare insieme.  Obiettivo del nostro intervento è  quello di agire sul tessuto sociale del quartiere, di favorire azioni di cittadinanza attiva e di protagonismo giovanile in particolare proprio rivolte alla cura e alla riqualificazione degli spazi pubblici del quartiere. 
Le fotografie di Claudia ci sono parse subito una narrazione molto toccante ed efficace del laboratorio di integrazione che il quartiere rappresenta, di quel tentativo di trovare un’armonia sociale e di mostrare quell’umanità che vogliamo raccontare per costruire una narrazione differente e positiva, dall’aspetto vitale e collaborativo.
 
Per questo motivo abbiamo coinvolto un gruppo di ragazzi della Bottega per accompagnare Claudia alla ricerca di volti e di storie da raccontare attraverso questa narrazione fotografica che ha l’intento di creare un dialogo, un legame tra gli spazi urbani e chi quegli spazi li vive quotidianamente: le persone e le loro storie, l’umanità che trabocca dai loro volti e dalle loro parole.
Le fotografie, insieme alle interviste raccolte dai ragazzi, hanno prodotto gli articoli pubblicati sul blog storiediquartieres.wixsite.com/bottega nella sezione “Sguardi”. Tra queste, quelle scattate da Claudia, anche ai ragazzi stessi, sono state presentate al concorso fotografico e sono state selezionate per essere esposte al circuito off del Festival della Fotografia Etica a Lodi. Il titolo della nostra mostra è “Satellite, un quartiere che oscilla” e la foto simbolo ritrae una ragazza in equilibrio su un elastico teso tra due alberi ed è stata scelta proprio perchè rappresenta la lotta che l’uomo vive da sempre tra due sentimenti: la ricerca di ordine e armonia e il fascino del caos, nonchè il precario equilibrio tra il potenziale di vita di un quartiere multietnico e il temibile caos sempre pronto a ingoiare vie, case, abitanti. 
festival fotografia etica
Le foto di Claudia favoriscono la possibilità di abbandonarsi, proprio in quanto esseri umani, al mistero di questa lotta, di questo oscillare che ci accomuna tutti, per tornare a guardare con sguardo nuovo, in grado di “provare ancora stupore (…) come se fossimo davvero capaci di vedere per la prima volta”**.  
Valentina Giunta, coordinatrice del progetto.


*Il Comune di Pioltello è stato scelto tra i contesti finanziati dal Bando Periferie (Programma
straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie,
DPCM del 25 maggio 2016). 

**dal film Il rosso e il blu, di G. Piccioni